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lunedì 21 novembre 2011

la leggenda del sole presso gli aborigeni australiani


Tra gli Aborigeni il Sole era visto come una donna che si svegliava ogni giorno nel suo accampamento a est, accendeva un fuoco, e preparava la torcia di corteccia che avrebbe portato attraverso il cielo. Prima di esporsi, lei amava decorarsi con ocra rossa, la quale, essendo una polvere molto fine, veniva dispersa anche sulle nuvole intorno, colorandole di rosso, (l'alba). Una volta raggiunto l'ovest, rinnovava il trucco, colorando ancora di giallo e rosso le nuvole nel cielo (il tramonto). Poi la Donna-Sole cominciava un lungo viaggio sotterraneo per raggiungere nuovamente il suo campo nell'est. Durante questo viaggio sotterraneo il calore della torcia induceva le piante a crescere.
La Luna, al contrario, era considerato un uomo. A causa dell'associazione del ciclo lunare con il ciclo mestruale femminile, la Luna fu collegata con la fertilità e fu considerata come un simbolo altamente magico. Una eclisse di Sole era interpretata come l'unione tra la Luna-Uomo e il Sole-Donna.


 Leggenda della luna e delle stelle
La leggenda narra di una terra misteriosa e meravigliosa formata da valli e colline alberate. Quella terra è popolata da lune, grandi e sferiche che si spostano sull'erba rotolando e di notte si innalzano e passeggiano nel cielo. Le lune però non si muovano in gruppo, ma sono solitarie e non sanno che vanno incontro ad un gigante che vive fuori dalla valle, che le afferra ed ogni notte, con il suo coltello, ne taglia una fetta finché non rimane più nulla tranne un numero grande di schegge, che il gigante getta nel cielo trasformandole in stelle. Questi frammenti di luna durante il giorno si nascondono, intimorite dal sole, mentre di notte escono fuori per giocare.






l Tempo del Sogno
Secondo la tradizione degli aborigeni Anangu, in principio il mondo era abitato dai loro antenati, gli Spiriti del Sogno i quali, emersi in superficie dalle viscere della terra, spostandosi da un luogo all'altro aprirono i Sentieri del Sogno plasmando nel contempo il paesaggio con monti e fiumi, laghi e deserti, e attribuendo un ruolo e un nome a ciascun animale. Compiuta la loro opera, questi personaggi fantastici ritornarono dentro le rocce, le grotte, le sorgenti; alcuni salirono al cielo. I sentieri degli antenati sono gli stessi che ancor oggi consentono a chi sa seguirli di sopravvivere, ma permettono anche di entrare in relazione con i creatori. Il Tempo del Sogno è infatti per gli aborigeni una dimensione temporale aperta, eterna e senza data, che inizia con la creazione ma include anche il presente e l'intero ambiente naturale. Per mezzo di apposite cerimonie rituali, danze e canti è possibile ricongiungersi a queste entità e condividere la loro stessa natura. Secondo la tradizione locale, tutte le rocce e ogni loro aspetto o forma di erosione sono animati e quindi sacri. Un tempo lontano, la feroce tribù del Serpente Velenoso attaccò le pacifiche genti del Pitone Diamantino, che vivevano a sud. Intervenne la Dea Madre Bulari, che avvolse gli invasori in una nube velenosa; alcuni corpi degli sconfitti furono rinchiusi nelle forme tondeggianti delle rocce. Le genti del Canguro-Lepre, che vivevano al nord, dovettero affrontare l'aggressione del Dingo del Diavolo, un cane famelico richiamato in vita da una tribù rivale, che gli mise in bocca un totem malefico. Gli uomini Canguro-Lepre riuscirono a salvarsi grazie alla loro abilità nel saltare, ma il pericolo cessò soltanto quando riuscirono a strappare il totem dalla bocca del Dingo.



7 commenti:

  1. che belle leggende!fanno sognare!
    A presto...Sibilla

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  2. Ciao Adriana ogni leggenda ha del fascino e del mistero, facendoci sognare ad occhi aperti,
    buona serata

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  3. Ciao Adry! Che bella quella montagna... Lo sai che gli australiani la fanno visitare come un monumento nazionale? :)
    Ti ringrazio tanto per gli auguri che mi hai lasciato sul post di Daniele.
    P.S.: Quando copi/incolli qualcosa, devi avere l'avvertenza di farlo nella parte "HTML" del post e non nella parte "scrivi", altrimenti ti porti dietro la formattazione originale del testo (in questo caso un carattere differente). Ciao! :)

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  4. A seguirti si imparano un sacco di cose,bello,molto bello!!
    Ciao,felice notte.

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  5. E' stato meraviglioso leggere questa leggenda, grazie!

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  6. raccontatela della Luna... sto cercando da tutte le parti e non trovo niente e devo fare l tesina

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coccole...